Campioni nello sport, campioni nella vita

In occasione della giornata internazionale dello sport del 6 aprile indetta dall’ONU, Papa Francesco rilancia il valore dello sport per lo sviluppo e per la pace.

Roma, 5 aprile 2020 - Il 6 aprile è la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo della pace”, indetta dall’ONU nel 2013. Mai come quest’anno, in cui la pandemia di Covid 19 ha fermato le attività e le manifestazioni sportive a tutti i livelli, dallo sport di base sino alle Olimpiadi, questa giornata assume un’importanza simbolica.

Lo sport per sua natura è una attività in cui il contatto fisico e la dimensione del gruppo sono caratteristiche costitutive. In questi giorni, in cui molti atleti sono costretti all’inattività o alla magra consolazione di svolgere lezioni a distanza di ginnastica e fitness, ci si rende conto che ciò che più manca dell’esperienza sportiva è proprio la sua dimensione sociale, relazionale, corporea.

Lo sport, o meglio gli sportivi e gli atleti, sono stati colpiti duro dal virus e nel loro animo profondo. Più che nell’aspetto sanitario, legato alle conseguenze sulla salute, gli sportivi stanno conoscendo il volto più subdolo del virus: il distanziamento sociale, l’isolamento e l’impossibilità di praticare sport.

Tuttavia lo sport oggi può fare ai propri praticanti un regalo di valore incommensurabile: le virtù che un atleta ha allenato durante la pratica sportiva si rivelano oggi punti di forza per poter affrontare la quarantena. Disciplina, spirito di sacrificio, spirito di squadra, resilienza, capacità di porsi obiettivi a lungo termine, … sono oggi atteggiamenti che dal campo di gioco si possono trasferire nella vita al tempo del Corona Virus.

Lo slogan “campioni nello sport, campioni nella vita” oggi assume un significato molto concreto e vissuto.

Lo ha ricardato Papa Francesco, nell’angelus di questa domenica, rilanciando lo sport per la pace e lo sviluppo: «In questo periodo, tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé».

L’augurio e l’auspicio è che lo sport riparta il prima possibile: per gli sportivi, ma anche per tutta la nostra società.

5 aprile 2020