Nel cuore dello sport - Se l'educazione fa centro. Presentato alla Lumsa il corso di perfezionamento "Formazione e management dello sport"
Post date: Jul 2, 2015 5:49:17 PM
Rilanciare lo sport come mezzo di educazione ed evangelizzazione, recuperare nello sport la dimensione ludica, promuovere un nuovo modello di cultura sportiva che rimetta al centro l’uomo. Sono solo alcuni dei numerosi spunti emersi nel corso della tavola rotonda “Nel cuore dello sport – Se l’educazione fa centro” tenutasi mercoledì 1 luglio 2015 presso l‘Università Lumsa di Roma, alla quale sono intervenuti il prof. Francesco Bonini, Rettore della LUMSA, il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Mons. Mario Lusek, responsabile dell‘Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, e GiampieroSpirito, Responsabile servizi sportivi TV2000, in veste di moderatore.
Nel saluto introduttivo il rettore della Lumsa, prof. Francesco Bonini, in riferimento al corso di perfezionamento “Formazione e management dello sport” - che è stato presentato nella seconda parte della mattinata - ha spiegato: “La nostra università riprende una tradizione consolidata sui temi dello sport. È il momento di lanciare una rete coordinata di investimenti sui temi della cultura e dell’educazione”.
Per Giovanni Malagò, presidente del Coni: “Questo corso è un importante segnale di modernità. Nel nostro Paese c'è spazio per trovare collocazione professionale all'interno dello sport, ma non è più possibile improvvisarsi. È necessario – ha affermato Malagò - che i dirigenti siano sempre più preparati e competenti”.
Il cardinale Gianfranco Ravasi, nel corso del suo intervento, ha evidenziato l’aspetto teologico del gioco: “Dio è sportivo e creatore del bello; nella sapienza creatrice Dio gioca sul globo terrestre e si diverte”. Successivamente si è soffermato sull’aspetto antropologico del gioco: “È un aspetto strutturale dell’essere umano. Anche nel lavoro dell’uomo una delle espressioni fondamentali è rappresentata dal gioco. L'uomo per realizzarsi deve trasformare qualcosa. Se ciò non avviene la persona si sente infelice o incompleta; proprio per questo è necessario recuperare la dimensione ludica in tutti gli aspetti della vita dell’uomo”. Il Presidente del Ponticio Consiglio della Cultura, ha sottolineato, inoltre, i numerosi riferimenti allo sport nelle Sacre Scritture: “Uno dei patroni degli sportivi che proporrei è San Paolo che utilizza il linguaggio dello sport come metafora cristiana. Basti ricordare il paragone con la corsa allo stadio e la lotta greco-romana nella I Lettera ai Corinzi. Il gioco, proprio perché è così strutturale all’essere umano - ha concluso Ravasi - può essere toccato dalle colpe, dagli errori, dalle frodi e sfociare negli eccessi e nei fanatismi; è necessario guardarsi, quindi, dalle derive del gioco e dello sport rappresentate dal tifo violento, dalla ludopatia e dal doping”.
“Nel percorso dei primi quattro anni della Scuola di Pensiero “Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto” ci siamo immersi nel cuore dello sport – ha affermato Mons. Mario Lusek, responsabile dell'Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei - Abbiamo compreso che lo sport non solo è una manifestazione tipica del nostro tempo, ma anche uno specchio delle ambiguità della società contemporanea. È necessario ridare un'anima allo sport e condurlo verso la sua dimensione originaria. La Chiesa non si limita a richiamare i principi etici che sono alla base della pratica sportiva, ma è necessario vivere la dimensione cristiana nella società, anche nelle forme del gioco e del tempo libero. Se lo sport viene privato della dimensione educativa – ha proseguito Lusek - la stessa idea di sport viene meno, si impoverisce e rimane un’attività fine a se stessa".
Educare attraverso lo sport e con lo sport è una delle finalità del Corso di perfezionamento in “Formazione e management dello sport” che è stato presentato nella seconda parte della mattinata dal prof. Raniero Regni, Direttore del Corso di perfezionamento, e da Edio Costantini, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport.
“L’obiettivo ambizioso del corso – ha affermato il prof. Raniero Regni – è di riflettere in maniera approfondita sullo sport e di qualificare professionisti competenti in tutti gli ambiti della formazione e del management sportivo. La cultura – ha concluso Regni - può dare uno strumento in più ai formatori, ai dirigenti e agli educatori”.
Per Edio Costantini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, “è necessario risvegliare le coscienze e rimettere al centro dello sport la questione educativa. Lo sport è cultura ed è proprio grazie al percorso di approfondimento che è stato portato avanti in questi anni dalla Scuola di Pensiero “Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto” si è arrivati oggi alla proposta accademica del Corso di perfezionamento. Proprio in questo momento in cui lo sport sembra essere sempre più degenerato dalla deriva del denaro e del successo, - ha concluso Costantini - lo sport ha bisogno di formatori e di educatori che sappiano accompagnare la vita delle persone”.
Il corso di perfezionamento “Formazione e management dello sport” – organizzato dal Dipartimento di Scienze umane della Libera Università Maria Santissima Assunta sotto il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, in partenariato con l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei – prenderà il via ad ottobre e prevede 220 ore, divise tra lezioni teoriche, pratiche, project work, stage e seminari con esperti del settore sportivo.
All’interno del corso sono previsti anche un ciclo di convegni "Open forum" su diversi temi: Gioco e formazione umana (rimettere l'uomo al centro dello sport); la grande bellezza dello sport (arte, letteratura, cinema); la forza della fragilità (disabilità e inclusione); verso una teologia dello sport.
Il corso di perfezionamento “Formazione e management dello sport” è promosso in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, il Panathlon International Distretto Italia, Special Olympics Italia e l’Associazione Medaglie D’Oro.